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Alluce Valgo: come riconoscerlo e perché non sottovalutarlo

Alluce Valgo: come riconoscerlo e perché non sottovalutarlo

Tra le patologie del piede, l’alluce valgo è sicuramente una delle più diffuse. Colpisce in particolare le donne a partire dai 40 anni di età, ma, seppur con meno frequenza, può interessare anche gli uomini.

Nel gergo comune viene spesso definito “cipolla”, proprio per come si presenta: deviato lateralmente, l’alluce determina a catena l’inclinazione delle altre dita e la formazione di una sporgenza ossea più o meno pronunciata. Sono lo sfregamento e il continuo contatto tra la calzatura e questa protuberanza, in fine, a causare l’infiammazione dolorosa (borsite) indicata appunto come “cipolla”.

Anche se frequente, l’alluce valgo non va sottovalutato. Se non trattato correttamente tende a peggiorare modificando l’allineamento delle ossa del piede. Altre conseguenze sono di tipo funzionale, la difficoltà crescente di trovare calzature che non provochino dolore, estetico, e la possibile formazione di ulcere della cute.

Quali sono le cause dell’alluce valgo?

Le cause dell’alluce valgo possono essere di tue tipi: congenite e acquisite. Le cause congenite riguardano fattori di rischio presenti fin dalla nascita, per esempio i piedi piatti, oppure una familiarità con lo sviluppo di questo disturbo.

Le cause secondarie, ovvero acquisite nel corso della vita, possono essere legate all’insorgere di determinate patologie come l’artrite reumatoide o il piede pronato, oppure a traumi. In questi casi un tipo di calzatura non idonea non è la causa dell’alluce valgo, ma partecipa al suo peggioramento.

Alluce valgo: quali sono i sintomi?

Il sintomo più evidente è sicuramente il dolore, talvolta persistente anche a riposo. Troviamo poi l’arrossamento e il gonfiore localizzato e la sensazione di intorpidimento dell’area. Importante poi monitorare l’alterazione della fisionomia del piede, il disallineamento delle dita e anche la formazione di ispessimenti cutanei e zone callose.

Alluce valgo: come intervenire?

Come detto, è importante non trascurare questo disturbo e agire tempestivamente per evitare le conseguenze più gravi. Il consulto con un Medico Specialista in Ortopedia esperto nel trattamento delle patologie del piede è dunque il primo passo per risolvere il problema.

Attraverso una visita sarà infatti possibile diagnosticare il disturbo e stabilire la corretta terapia e la necessità di un eventuale intervento chirurgico.

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